domenica 8 gennaio 2023

PARAS FRITTUS

 Quest’anno il carnevale è cominciato presto a casa nostra.. vuoi perchè fuori piove e preferiamo stare a casa, vuoi perchè aspettiamo questo periodo per poter finalmente friggere a tutto spiano ... 





  • 1 Kg di Farina tipo 00;
  • 400 ml di Latte;
  • 150 ml di Vernaccia o due bicchierini di Acquavite o sambuca;
  • 100 g di strutto ( io preferisco la margherina);
  • 100 g di zucchero; 4 uova;
  • 60 g di lievito di birra;
  • la scorza di 1 limone e 1 arancio (succo e scorza).
  • olio di semi di arachidi 
PREPARAZIONE:

Lavorare le uova con lo zucchero per poi aggiungere lo strutto, il lievito sciolto in un po' di latte, la scorza di limone e dell'arancio, il resto del latte, il liquore ed infine la farina.
Lavorare la miscela fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Far lievitare l'impasto per un'ora circa coprendolo con un panno umido in modo da mantenere il calore.








Dividere l'impasto nella tipica forma a ciambella e far lievitare per un'ulteriore 1/2 ora circa. Per fare le forme è preferibile ungersi le mani con olio o utilizzare un po' di farina. Friggere a fuoco lento cercando di lasciare "la tipica banda bianca" che separa i due lati della ciambella.

Una volta fritti servire spolverati di zucchero in superficie......

di O. Ortu




La Sardegna sarà il centro di ricerca sulle onde gravitazionali



L'Einstein Telescope è un rilevatore di onde gravitazionali di ultima generazione, che sarà costruito in Sardegna, nella miniera dismessa di Sos Enattos, nel comune di Nuoro. Si tratta di un progetto ambizioso e importante, che mira a studiare i fenomeni gravitazionali e a comprendere meglio il funzionamento dell'universo.


Le onde gravitazionali sono delle perturbazioni nello spazio-tempo causate dal movimento di masse estremamente elevate, come stelle e buchi neri. Sono state previste da Einstein nella sua teoria della relatività generale, ma sono state osservate per la prima volta solo nel 2015, grazie al rilevatore LIGO (Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory).


L'Einstein Telescope sarà in grado di rilevare onde gravitazionali con una sensibilità mai raggiunta prima, e sarà in grado di studiare fenomeni che al momento sono al di fuori della nostra portata, come la collisione di stelle di neutroni o l'esplosione di supernovae. Inoltre, potrà essere utilizzato per studiare la struttura dell'universo e per fare importanti scoperte in campo astrofisico.


Il rilevatore sarà costruito in Sardegna, in una miniera dismessa di Sos Enattos, a circa 500 metri di profondità. Questa scelta è stata fatta perché la miniera è situata in un'area molto tranquilla, lontana da fonti di disturbo, e perché la profondità della miniera permette di isolare il rilevatore dalle vibrazioni della superficie.


L'Einstein Telescope rappresenta un'opportunità unica per la Sardegna, che potrà diventare un punto di riferimento per la ricerca scientifica a livello internazionale. Inoltre, potrà contribuire allo sviluppo economico della regione, attirando turismo e creando nuove opportunità di lavoro.


In conclusione, l'Einstein Telescop
e è un progetto ambizioso e importante, che permetterà di fare importanti scoperte scientifiche e che avrà un impatto positivo sulla Sardegna. Siamo davvero entusiasti di vedere i risultati che questo rilevatore di onde gravitazionali ci riserverà in futuro.

di O. O.

sabato 27 marzo 2021

I nostri nuraghi mirano a diventare patrimonio dell’Unesco


LA SARDEGNA mira a far diventare i suoi monumenti della civiltà nuragica patrimonio dell'Unesco per farli diventare protagonisti di uno sviluppo economico e strategico. Anche grazie alle risorse previste dal Recovery Fund.

Per sostenere questa causa, lanciata dall'associazione no profit “La Sardegna verso l'Unesco”, è sceso in campo un esercito trasversale che unisce cultura, finanza e sport. Perché con la valorizzazione e tutela del patrimonio nuragico, composto da villaggi, pozzi sacri, tombe dei giganti oltre a un mondo “ancora da scoprire” può arrivare una nuova occasione di crescita e sviluppo.

L'occasione per valorizzare il nostro patrimonio, come si legge nel manifesto dell'associazione, in cui si rimarca che «non esiste nemmeno un catalogo certificato dei siti nuragici» potrebbe arrivare dal Recovery fund. «Un'occasione unica, che la Sardegna non può perdere, per realizzare il suo sogno di avere una propria economia, che tenda verso l'autosufficienza, che è la premessa necessaria per una autonomia vera e piena. Questa è anche l'essenza della battaglia per l'inserimento del principio di insularità nella Costituzione, che infatti si lega strettamente a questa iniziativa».



 


Foto di Valeria Caffiero


venerdì 26 febbraio 2021

SEADAS un’antica ricetta sarda.




Foto di Orsola Ortu

Formaggio e miele, un abbinamento raffinato e irresistibile che svela il segreto del successo di un’antica ricetta sarda: le seadas, i famosi dolcetti fritti realizzati con una sfoglia che racchiude un morbido e saporito cuore di formaggio. Un ripieno che fa onore ai tipici sapori dell'isola, con il suo pecorino fresco dal gusto acidulo che si sposa perfettamente con la scorza di limone, dando così quel tocco fresco che contraddistingue questo dolce. Questa ricetta attraversa tutta la Sardegna, prendendo di volta in volta denominazioni differenti: sevada, sabada, casgiulata, seada, sebada, seatta. Una varietà di nomi che si ritiene derivino dalla parola seu che in sardo indica il grasso animale, che viene usato ancora oggi nell’impasto di questi bocconcini sfiziosi. Come da tradizione, le seadas si gustano ben calde guarnite con il miele locale, quello di castagno, una tipologia di miele dal colore scuro e dal gusto deciso, un po’ amarognolo. Tra il dolce e il salato le seadas racchiudono un'esperienza di aromi, profumi e sapori unici.


Ingredienti

  • 300 gr Farina 
  • 200 g Pecorino acidulo
  • 200 g Strutto
  •  Sale q.b.

  • Arancia 1 buccia
  • Miele a piacere

              Olio di semi per friggere  

Preparazione


Versate la farina a fontana sul tavolo mettendo al centro lo strutto e un pizzico di sale, quindi impastate aggiungendo acqua tiepida, necessaria per ottenere un composto morbido ed elastico


Con il matterello tirate la sfoglia e ricavatene tanti dischi di circa 10 cm di diametro. Grattugiate il pecorino, aggiungetevi la scorza di arancia grattugiata e amalgamate bene gli ingredienti.

Dividete il composto in tante palline grosse come una noce, disponetele su metà dei dischi preparati e ricoprite con quelli vuoti pressando bene sui bordi

Fate scaldare l'olio in una padella e inseritevi dentro le seadas un po' alla volta, doratele da ambo le parti e sgocciolatele adagiandole su un foglio di carta assorbente, tenendole poi in caldo

Quando tutte le seadas saranno pronte, disponetele su un piatto da portata e servitele subito ben calde e croccanti accompagnate dal miele (o, se preferite, dallo zucchero).




Aglientu nord Sardegna

 




Foto di Salvatore Zizi



Il comune di Aglientu nel nord della Sardegna è circondata da una spettacolare spiaggia.

Meno affollata di altre coste dell’isola, la parte nord-occidentale della costa è sempre più amata da tanti turisti, anche da quelli stranieri che apprezzano il carattere, che possiamo definire un po’ selvaggio, di queste zone. I colli verdi tipici del paesaggio agricolo della Gallura arrivano qui in mare disegnando un paesaggio unico e ancora oggi indisturbato dalla presenza umana in questa zona.

Sono ben 18 i chilometri di spiagge che costituiscono il litorale del territorio di Aglientu. Da Santa Teresa di Gallura, prendendo la strada costiera SP90 in direzione Castelsardo si trovano diverse spiagge molto belle, una diversa dall’altra .Delle spiagge di questa zona si apprezza il fatto che, non avendo grossi centri abitati o strutture alberghiere vicino, conservano al meglio il loro aspetto naturale e selvaggio facendo così riscoprire la bellezza del contatto con la natura, le sue piante, i suoi animali e i suoi profumi. 

mercoledì 12 febbraio 2020




Capriccioli, Costa Smeralda, uno dei tanti angoli di paradiso della nostra meravigliosa Sardegna
Già il titolo è abbastanza eloquente per descrivere la bellezza di questa spiaggia, molto affollata in alta stagione ma chi come me ha avuto la fortuna di vederla semi-vuota ne è rimasto affascinato.La spiaggia di Capriccioli, un angolo di natura davvero splendido: quattro piccole spiagge immerse nella macchia mediterranea.
Il mare ha delle tonalità stupende, la trasparenza dell'acqua è fenomenale, ma per chi conosce bene la Sardegna sa bene che tante spiagge danno questa sensazione. Merita sicuramente una visita, meglio se in bassa stagione quando è possibile godersela appieno.








Foto di Mary Joe




Sardegna: Capricioli - Costa Smeralda🌊
La Costa Smeralda, situata in provincia di Arzachena



martedì 13 agosto 2019

Guasila, si rinnova l'antico rito della caccia alla giovenca (S'Acchixedda).

È festa grande a Guasila in onore della Vergine Assunta, con i particolari riti religiosi legati alla Dormitio Virginis, di antica tradizione.

Domani mattina all'alba  de (si inizia alle 6.30, dopo che i partecipanti all'evento avranno mantenuto la tradizione della notte bianca "Aspettando S'Acchixedda) si rinnova il rito della Caccia alla giovenca (S'Acchixedda), antichissima manifestazione che consiste in un sorta di gara a cavallo di significato bene augurale di origine pagana la cui origine si perde nella notte dei tempi. Gli scapoli del paese, ostacolati dagli ammogliati, devono catturare con un laccio una giovenca "a corrus limpius" cioè il laccio deve prendere solo le corna. Al vincitore spetta un fazzoletto di seta ed una catenina d'oro. In passato le carni dell'animale catturato venivano cucinate e distribuite ai meno abbienti ora invece l'animale viene restituito indenne al proprietario.



Scatto di Orsola Maria Ortu   -  Caccia alla giovenca.

Scatto di Bruna Ortu    - La Vergine Assunta