Non si conosce l’anno di fondazione ma è certo che San Costantino Imperatore è di antichissima origine. L’attuale impianto risale al XVI secolo, in stile gotico catalano e ha subito una ristrutturazione nel XVIII secolo. Del primo impianto rimane il presbiterio a pianta quadrangolare con volta a crociera e costoloni con peducci scolpiti alla base. L’aula, divisa in tre navate da pilastri e archi a tutto sesto, è voltata a botte. L’interno è concluso, a ridosso del presbiterio, con un arco ogivale. La facciata, in trachite rossa a vista, è a terminale curvilineo. Il portale è sormontato da timpano retto da due semicolonne. Ai lati e all’interno del timpano vedrai tre nicchie, mentre sopra si apre una finestra rettangolare. Sul lato sinistro della facciata si innalza un piccolo campanile a vela. All'interno del santuario sono esposti numerosi ex voto.
Attorno alla chiesa si svolge, al tramonto del 6 e all’alba
del 7 luglio, s’Ardia, spettacolare corsa a cavallo in onore del
santo, che ricorda la battaglia di Ponte Milvio tra Costantino e Massenzio. È
uno degli eventi identitari più suggestivi della Sardegna e richiama migliaia
di visitatori attratti da fascino e spericolatezza. Il rituale prevede la guida
de sa prima pandela (capocorsa), seguito da altri due
cavalieri e da tre scorte che simboleggiano Costantino e suo esercito. Altri
cento cavalieri, invece, rappresentano i pagani guidati da Massenzio.
Santuario e Ardia sono i simboli del borgo
di Sedilo, caratterizzato, oltre che da tradizioni ataviche, anche da antiche
dimore di pietra
foto di Valeria Caffiero
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